domenica 29 dicembre 2013

Quest'anno sotto l'albero...

La sera del primo Natale insieme, quello del 2005, Lui mi venne a prendere a casa e in macchina, in un luogo appartato, mi consegnò il suo regalo. Ma quello era per Lui soltanto un pensiero, una pacchettino da scartare. Il vero regalo, quello dettato dal cuore, me lo dette qualche minuto dopo: un cd con stampata la mia foto riportava la scritta Sognare di te. Soltanto il disco inserito nello stereo della macchina mi rese tutto più chiaro e mi fece capire che quello era il titolo della mia canzone. Per riuscire a finire di ascoltarla ci vollero vari tentativi perché ogni frase mi scioglieva il cuore e mi faceva scendere fiumi di lacrime. Quelle parole e quella musica scritte da Lui apposta per me parlano di noi e, ogni tanto, mi piace riascoltarle perché i brividi che provo quando le sento non me li da nessun altra canzone al mondo.
A distanza di otto anni da quel Natale un verso di un’altra canzone sembra parlare di noi e quest’anno sotto l’albero un pacchettino con una sorpresa da scartare era accompagnato da questo biglietto:

“Dopo tutti questi anni
io non smetto di guardarti
qualche volta ancora a bocca aperta
Non finisco di capire
non finisci di stupire
come non dovesse mai finire…”





Il 31 Maggio 2014 allo stadio Olimpico di Roma due posti sono riservati per Noi.

martedì 24 dicembre 2013

Auguri!

La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, donala.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

 

                                                                           Madre Teresa di Calcutta 

A tutti Voi:



Princi

sabato 14 dicembre 2013

Domani accendo la magia del Natale.



In questi giorni tutto luccica, le strade, le vetrine dei negozi, i balconi delle case, l'ingresso dell'azienda, le pagine dei vostri blog. Tuttavia, io quest'atmosfera che solitamente ogni anno mi travolge, la sto solo osservando. Non la sto vivendo e tantomeno me la sto godendo. Proprio ieri sera, prima di andare a dormire, mi sono avvicinata alla finestra di camera e da dietro il vetro ho guardato tutte le luci brillare impazzite nel buio della notte. Ho pensato alla magia del Natale, alla voglia che ho di passare una serata distesa sul divano, con la stanza illuminata soltanto dalle fiamme del camino acceso a riscaldare una gelida serata di Dicembre e con le luci dell'albero a creare quell'atmosfera che solo questo periodo sa avere. Solitamente ho sempre vissuto l'attesa del Natale dedicandomi a lavoretti, pacchi e decorazioni. Mi ricordo ancora quando da piccola riempivo i vetri delle finestre di casa dei miei nonni con le immagini del Natale e quando con la mia nonna facevamo il presepe che ogni anno arricchivamo con qualche personaggio nuovo che, sistematicamente, volevo mettere in prima fila. Lo conservo ancora tutto il nostro presepe e nemmeno quando lei nel 2011 ci ha lasciati proprio a ridosso delle feste io ho smesso di farlo. In questo periodo non ho tempo per nulla, tantomeno per i preparativi e, per questo, non riesco a godermi il clima di festa che si respira nell'aria ma stasera sono tornata in Toscana perché domani, cascasse il mondo, quel presepe lo voglio fare perché contiene tutti i miei Natale e, soprattutto, il Natale con i miei nonni.   

venerdì 6 dicembre 2013

A chi siete grati?



Questa mattina, al consueto caffè delle 9, una mia collega è arrivata rivolgendoci un quesito che aveva appena sentito alla radio e che l’aveva fatta riflettere. A chi siete grati?
Ci ho pensato, poco per la verità, perché la risposta mi è venuta abbastanza di petto.
Ho pensato subito ai miei genitori, perché sarò loro grata a vita. Credo, però, che sia ben più difficile provare gratitudine per qualcuno che non rientri nei confini familiari e al quale non siamo legati da un amore naturale e incondizionato come quello che si prova per i propri genitori. Non è mia intenzione dare per scontato questo legame, anzi so di essere fortunata e di avere una famiglia preziosa e per i miei genitori la mia riconoscenza non avrà mai una fine. Ma, uscendo dai confini familiari, trovo soltanto una persona a cui sono veramente grata e lo sarò per sempre, “qualunque cosa accada” come canta la canzone che proprio Lui mi ha scritto. Gli sono grata perché non conosce l’egoismo e lo ha scacciato anche quando il suo cuore impazziva e la cosa più scontata sarebbe stata ostacolarmi. Gli sono grata perché ha sempre compreso la preziosità di certe esperienze per la mia vita e, proprio per questo, mi ha incoraggiata anche quando queste non lo hanno coinvolto direttamente. E me le ha fatte godere, senza trasformarle in un incubo guidato dalla possessività. Gli sono grata e lo sarò per sempre, perché se la mia vita è questa è anche grazie a Lui e questo sentimento di gratitudine che provo nei suoi confronti va oltre all'amore che ci unisce.