sabato 9 marzo 2013

Aspettando Lui.


Sono a casa, con uno stato d’animo eccitato e con una voglia di vederlo che mi sembra di non riuscire più ad aspettare questa scarsa oretta che ci separa. Ho la smania, sono felice e non vedo l’ora di abbracciarlo. L'esperienza che sto facendo mi sta cambiando a livello personale, in senso positivo, assolutamente. Mi ha arricchita moltissimo e continua a farlo ogni giorno, aiutandomi a superare certi limiti e a maturare opinioni più consapevoli su molti argomenti della vita. Mi ha portata ad avere un’idea più chiara relativamente ai miei progetti futuri che fino a poco tempo fa, invece, erano fonte di ansie e di indecisioni. La potenza e il calibro di questa avventura hanno anche travolto alcune mie storiche convinzioni, mettendole in dubbio e non rendendole più tali. Ma, proprio per questo, è senz’altro stimolante.  Tuttavia, ciò che essa non ha mai sfiorato sono i miei “progetti” con Lui e i nostri sogni insieme. In molti, sia qui che dall’Italia, mi chiedono incuriositi e increduli di Lui, di come stia reagendo alla nostra distanza e di come, insieme, riusciamo ad affrontarla. Perché sebbene Lui venga spesso qua, siamo comunque distanti. Più il tempo passa e più la cosa crea uno sconcerto generale. Questa sorta di curiosità posso anche capirla, però la domanda secca “ma Lui??????” mi innervosisce, perché dietro a quell’interrogativo c’è la percezione di un Lui, matto, che continua a stare con una come me che ha preso e se ne è andata qualche mese in Inghilterra non guardando in faccia a nessuno; ma c’è anche l’impressione di una me, pazza furiosa, che da sola è partita alla volta di un’avventura lasciando sola la sua dolce metà che, poverina, è rimasta lì ad aspettarla. Io non ho capito bene il motivo di questa meraviglia. Cioè, non so se questa gente sta aspettando in gloria il patatrack o se, veramente, è limitata e quindi un’esperienza simile per loro diventa pura follia. In entrambi i casi, comunque, il tono con cui quella domanda viene rivolta lascia trasparire una certa ipocrisia, che è la cosa che più mi irrita e che, personalmente, tronco sempre sul nascere. Sono la prima a sostenere che nella vita può succedere di tutto e se il cambio di “aria”, la conoscenza di un ambiente diverso e soprattutto di gente nuova mi avessero portato a riformulare i miei sentimenti, lo avrei fatto senza ombra di dubbio. Ma se così fosse stato, evidentemente, ci sarebbe stata una bolla da qualche parte nella nostra relazione pronta a scoppiare ad una sollecitazione un po’ più forte.
Tuttavia, stasera sono qui ad aspettare che Lui arrivi con un entusiasmo che mi farebbe fare salti chilometrici e ad aspettare di sentire ancora quel suo odore che riconoscerei a occhi chiusi tra tutti i profumi della terra. 

2 commenti:

  1. Io dico solo che stai vivendo una bellissima storia d'amore!!!! Lascia stare tutti i ? che ti fanno venire!!!!!!

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  2. Questa esperienza potrebbe anche funzionare inversamente, cioè rafforzando il rapporto! Ma il mondo funziona così, si pensa che essendo fidanzati bisogna rimanere legati in un posto sempre e comunque e che le novità portino scompiglio. Allora chiudiamoci in una scatola e non facciamo più nessuna esperienza!

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