lunedì 11 marzo 2013

Cenetta indiana.


Londra si prepara alla primavera con la neve. Ebbene si, stamattina nevicava ed è un freddo che si congela. Ieri pomeriggio avevamo fissato un appuntamento con una coppia di amici per farci un giretto. Ma fuori era troppo freddo ed abbiamo rimandato la girata alla prossima volta, rintanandoci in un pub a chiacchierare di fronte ad un tè caldo.


Ogni volta che li vedo, essendo ormai “padroni” di Londra, chiedo loro consigli su locali e ristorantini vari, perché mi piace andare in posti nuovi e non tornare in quelli già visitati. Soprattutto, adoro scoprire nuovi sapori, quelli tipici di altre culture, sebbene preferisca conoscerne l’ingrediente principale. Nel senso che, se mi trovassi di fronte a roba strana tipo formiche o cose simili, che però per altre culture rappresentano il piatto forte, ecco no non le proverei. Per quanto riguarda il cibo, Lui è più “sceglino” di me anche relativamente alla nostra tradizione culinaria. Io mangio quasi tutto, certo alcune cose le preferisco ad altre, però in generale non ho problemi quanto a cibo. Lui, invece, è un po’ più difficile, nel senso che se gli presenti il cavolo come contorno storce la bocca e le melanzane se non stai attenta te le tira dietro;) Nonostante tutto questo, sono rimasta molto colpita, positivamente, dalla sua voglia di “sperimentare”. Insieme ci siamo spesso avventurati in piatti dal sapore non proprio nostrano, appassionandoci a noodles e samosa. 
Tornando a ieri, come potrete immaginare le alternative proposte erano moltissime, dal ristorante libanese, al greco, al coreano e “a quello che vi passa per la testa, qui c’è”. Alla fine, abbiamo optato per un ristorante indiano nella carinissima zona di St Katharine Docks, ai piedi del Tower Bridge. Questo posto è davvero straordinario. Arrivati di fronte all’imponenza del ponte più affascinante di Londra, abbiamo sceso delle scalette che ci hanno permesso, tra l’altro, di osservarlo dal basso e di coglierne la bellezza da una visuale ancora più togli-fiato.











Una volta scesi, ci è sembrato di entrare in un piccolo borgo, attraversato da un ruscelletto che lo divide in deliziosi spaccati di terra sui quali sorgono pub e ristorantini vari. Il “nostro” ristorante era una chicca. Un ambiente caratteristico in cui la luce soffusa, la musica soft di sottofondo e i colori caldi creavano un’atmosfera delicata. A tutto questo abbiamo aggiunto due calici di vino e la magia si è fatta davvero intensa. Passato al vaglio il menu, la nostra cena ha previsto sfiziose portate che abbiamo divorato fino all’ultimo residuo. Dal naan, ai gamberoni al curry, dal riso al pollo “indiano”. Tutto davvero delizioso. E, all’uscita del ristorante, abbiamo promosso la cucina indiana.

12 commenti:

  1. Anche a me piace la cucina indiana, non la mia preferita ma non mi dispiace andare ogni tanto:) Poi il curry è una delle mie spezie preferite:)

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  2. La cucina indiana e' buonissima, tra le mie preferite, tra l'altro cucinare con il curry non è affatto semplice e fare il pollo o il riso, e' una specialità che pochi sanno fare veramente bene..........i tuoi post mi mettono sempre un allegria che non sai!!!!

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  3. La cucina indiana se fatta come si deve non è male!
    Lenù

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  4. Mai provata la cucina indiana devo assolutamente rimediare! Un bacio Princi!!

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  5. Spero che abbia smesso di nevicare ormai.
    Qui ora piove a dirotto!

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  6. Adoro la cucina indiana! Però deve essere fatta bene!
    Mi consola che la primavera non sia innevata soltanto qui...

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    1. Qui ha messo neve anche nel week end:( comunque sono d'accordo con te, la cucina indiana deve essere fatta bene, altrimenti diventa immangiabile.

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