lunedì 14 gennaio 2013

Punti di vista... contrastanti.


La mia amica S. non vede di buon occhio la mia relazione con Lui, o meglio non la convince più di tanto. Da sempre. Spiega la cosa dicendo che ci vede troppo indipendenti.
Semplicemente, io sono una persona che ha bisogno di essere libera, non necessito di guinzagli al collo perché sono in grado di controllarmi da sola. Altrimenti scappo. Non tollero la possessività e l’ossessione a priori. Voglio poter fare, pensare e dire quello che mi pare perché se fossi influenzata nei comportamenti non sarei più me stessa. E io voglio essere me stessa e non quella che un’altra persona vorrebbe che io fossi. Non sopporto il tentare di cambiare una persona, accetto il venirsi incontro. Sicuramente, con il mio carattere tosto e determinato, necessito di un uomo che sappia tenermi testa, ma Lui me la tiene eccome.
S., evidentemente, per sentirsi considerata ha bisogno di avere sempre il fiato sul collo e qualcuno che, al posto suo, stabilisca cosa lei può e non può fare, chi lei può e non può incontrare, cosa lei possa e non possa indossare. Io per sentirmi importante necessito di rispetto e di fiducia. Questi per me sono i valori più importanti alla base di un rapporto sano e partendo da questi, io e Lui, abbiamo costruito il nostro rapporto. Non potrei vivere con serenità la nostra relazione se mi sentissi oppressa. Lui ha sempre compreso le mie esigenze, a volte dettate dall’età e altre dal mio carattere piuttosto esuberante ed espansivo. E lo stesso ho fatto io con Lui. Se non mi fido di una persona significa che questa mi ha dato modo di non fidarmi. Cioè, un motivo ci deve essere. Le attenzioni che Lui mi dà, non me le manifesta certamente impedendomi di fare qualcosa. E menomale. Ma non per forza la mia situazione è migliore, appunto per S. non è assolutamente così. Quando le annunciai che sarei partita per Londra, mi disse chiaramente che non concepiva le mie scelte, proprio perché non sono single. E per lei questa esperienza non è alla portata di una ragazza "impegnata". Per me questo è il classico atteggiamento di chi non guarda al di là del proprio naso, di chi è insicuro e poco curioso del mondo e della vita, di chi non vede in questa esperienza una possibile crescita personale e la possibilità di acquisire uno sguardo più consapevole sulle cose e sulle persone.
Penso che certe esperienze debbano essere vissute, a prescindere dallo “stato”, perché prima di essere “compagna” sono un individuo e in quanto tale voglio costruirmi la mia persona. Ovviamente rispettando chi ho accanto. Ma viene naturale, perché ogni giorno lo scelgo, ogni giorno sento il bisogno di Lui. 
Non vorrei arrivare ad un certo punto della vita, guardarmi indietro e avere dei rimpianti per cose che non sarei più in tempo a fare. Perché ogni cosa ha un tempo, secondo me. Certo, questa esperienza mi avrebbe fatto piacere farla con Lui ma, per motivi dettati dalla differenza di età, i nostri tempi non combaciano. Quindi perché rinunciarci? Lui mi ha sostenuta e incoraggiata a farla, perchè è consapevole dell'importanza. Piuttosto cerchiamo di cogliere il lato positivo della cosa godendoci insieme frequenti fine settimana londinesi. È comunque un’esperienza che arricchisce e fortifica anche la coppia. Se ami una persona, puoi essere ovunque ma nel tuo cuore non ci sarà spazio per nessun'altra. Non credo esista un rapporto di coppia modello, sò solo che quello che ho creato con Lui mi fa stare bene. 
La vita è una e voglio godermela, libera da paranoie inutili e false ipocrisie.

14 commenti:

  1. Mi fa piacere sentirti ragionare in questo modo... mio fratello e mia cognata hanno il vostro stesso rapporto e, quando lei è andata a studiare fuori,nessuno avrebbe scommesso sulla continuazione della loro storia... io purtroppo sembro tanto forte ma nella vita mi sono sempre fatta pilotare dalle persone che avevo al mio fianco, sbagliando per l'appunto... brava... nient'altro da dire...

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    1. Anche io ho studiato fuori e Lui lavora a Roma. Ma ogni fine settimana ci vedevamo, Lui tornava sempre per il week end e quando potevo andavo io anche fra settimana. Insomma il modo per stare insieme lo trovavamo comunque;)

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  2. E' un piacere leggere parole del genere da una ragazza giovane e coraggiosa. Ho su per giù la tua età e concordo totalmente con quanto hai scritto. Possedere non vuol dire amare e neanche amare vuol dire stare 24h su 24h insieme. Hai fatto bene anche per Londra, ho una mezza idea dopo la laurea di affrontare anche io un periodo fuori di casa. Al momento è tutto buio ma la scelte sono sempre personali, anche quando hai persone affianco che dovrebbero semplicemente rispettare e non essere invasive.

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    1. Te la consiglio vivamente un'esperienza simile dopo la laurea. Ti servirà tantissimo, a livello sia personale che culturale. Ci vuole molta forza, ma ne vale la pena!

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  3. Ho imparato a non chiedere alle amiche cosa pensino del mio lui o della nostra storia.
    In primis perché nessun giudizio può influenzarmi. Io so da sola chi voglio accanto, non necessito dell'appoggio e della considerazione di nessuno. Poi, perché non sono affar loro. L'amicizia è sacra, ma non se entra in territori che non le competono.

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    1. Neanche a me influenza alcun giudizio, come vedi infatti sono a Londra:) Però mi piace il confronto, soprattutto con chi la pensa diversamente da me, lo trovo stimolante.

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  4. Io non capisco perchè tutti pensano che stare insieme signfichi vivere in simbiosi e stare appiccicati 24 ore su 24... Per carità, condividere la quotidianeità è importante, la distanza è pesantissima, lo so per esperienza, ma soprattutto quando si è giovani non si può "sacrificare" se stessi per l'altro! E poi hai perfettamente ragione, l'amore è un atto di fede. Se non ci si fida, tantovale chiudere!

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    1. Hai colto il punto, quando ci si fidanza giovani è giusto fare comunque delle esperienze. Per non avere rimpianti un domani e non puntare il dito contro nessuno per questi eventuali rimpianti. La distanza è dura da affrontare, ma chi ce la fa dimostra davvero la voglia di stare insieme.

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  5. e fai bene a viverla come vuoi tu, secondo me ogni rapporto è diverso e quindi la tua amica non puo' giudicarti perche' vi vede troppo indipendenti
    I LOVE SHOPPING

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    1. ogni rapporto è differente e soprattutto ogni persona è diversa!

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  6. tralasciando il fatto che adoro il titolo del tuo blog *.* io sono convintissima che ciò che più conta non è come ti senti tu e cosa ne pensi tu della tua storia con lui, le amiche vanno ascoltate ma non dobbiamo mai fare in modo che siano loro ad imporci ciò dobbiamo pensare.Se tu vivi bene la tua storia lui è l'unica cosa che conta! :)

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    1. Concordo in pieno, io la vivo benissimo e questo è ciò che conta!

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  7. Ohh! Che belli!

    Me piace tanto tuo Blog..Ti aspeto da me..

    http://couturetrend.blogspot.it/

    Bacione

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