Abbiamo deciso tutto velocemente, una ha proposto l’idea e l’entusiasmo ci ha contagiate tutte. Eravamo in cinque, io e quattro delle mie colleghe. All’uscita dal lavoro siamo partite alla volta del Gran Teatro di Roma, sotto agli occhi curiosi di un capo interessato al nostro tanto fermento. Dopo una breve sosta a Ponte Milvio per un aperitivo veloce, siamo arrivate al teatro e il mio stupore è stato grande. Chissà cosa mi aspettavo, ma quando ho oltrepassato le tende di velluto per accedere alla sala sono rimasta senza fiato: l’imponenza di un palco gigantesco e l’immensità della sala completamente ricoperta da poltroncine rosse hanno bloccato, per un attimo, il mio avanzare. Abbiamo raggiunto la nostra postazione e abbiamo aspettato curiosissime l'inizio di quel musical che in molti dicevano essere pazzesco:
Romeo e Giulietta - Ama e Cambia il Mondo.
Il mix di colori, il gioco di luci, l’alternanza dei costumi, l’avvolgenza delle musiche, la melodia delle voci, la passione su quel palco e i sentimenti rappresentati mi hanno coinvolta fin dal primo istante e mi hanno catturata dal mondo per l’intera durata dello spettacolo, riportandomi su quella poltrona di velluto rosso soltanto alla fine quando, durante lo scroscio di applausi, mi sono resa conto che mi è sembrato di viverlo quel musical. Sono rimasta incantata e avrei voluto non finisse mai. In macchina per tornare a casa, in una Roma addormentata e poco trafficata, continuavo a godermi quell’adrenalina che lo spettacolo mi aveva lasciato addosso e che, una volta nel letto, impediva di addormentarmi.