mercoledì 31 ottobre 2012

Sono in paranoia!


Il fatto è questo. Ho finito l’università da poco, precisamente a metà Ottobre. Durante tutto il periodo universitario ho sempre pensato di fare un’esperienza all’estero una volta laureata per approfondire l’inglese. Tuttavia, fino a qualche tempo fa questi erano solo discorsi. Adesso dovrebbero trasformarsi in fatti. Ho vagliato le seguenti alternative per determinare un progetto di viaggio realizzabile e che fosse il più efficace possibile in termini di apprendimento della lingua: ragazza alla pari, cameriera, ragazza alla pari+corso di lingua, cameriera+corso di lingua ecc. Sono arrivata a scegliere questa soluzione: 1 mese di corso intensivo di inglese + 2 mesi circa di lavoro come cameriera. Bene, da qualche tempo mi sto informando a destra e sinistra e mi sto muovendo per organizzarmi ed ecco che quando la cosa sembra delinearsi e prendere la giusta piega l’entusiasmo viene sopraffatto dall’ansia.
Devo partire da sola: no non ce la posso fare.
Sono abituata a un paese molto tranquillo, non ce la posso fare ad affrontare da sola una metropoli come Londra.
Una volta atterrata all’aeroporto devo raggiungere l’abitazione: no, non ce la posso fare, mi perdo.
Ma quante linee di metro ci sono a Londra? No, non ce la posso fare ad orientarmi.
Ecc.

Sono imbranata? Forse.
Il mio problema è che vorrei avere le cose organizzate alla perfezione prima di partire. Perché questo mi darebbe più sicurezza. Tutto quanto, chiaramente, non sarebbe necessario se fossi in compagnia, perché allora l’avventura non sarebbe avvolta dal panico e, anzi, assumerebbe un certo fascino. Sò che non è possibile organizzare e gestire, da lontano, ogni cosa in modo impeccabile. Però, l’approssimazione mi desta preoccupazione. Non sono (fino ad oggi) una persona che da sola prende e parte con freddezza e tranquillità alla scoperta di una città sconosciuta, in cui si parla una lingua che mastico poco. Nonostante abbia scelto la scuola e abbia trovato un alloggio non sono tranquilla. Può darsi che una volta arrivata là, stupendo me stessa, mi sentirò a mio agio e sfodererò un inglese niente male… perché si narra che quando si è costretti a parlare una lingua, è la volta buona che la si impara al meglio. Ma questo, non posso saperlo prima. Dovrò prendere il coraggio con due mani e affrontare la situazione di petto. Per ora alterno momenti in cui sono euforica ed eccitata a momenti in cui vorrei lasciar perdere tutto e non farne di nulla. Però, poi, c’è sempre qualcuno che mi ricorda che questa esperienza non è una vacanza, ma è necessaria per il mio futuro, perché aver studiato così tanto ma non sapere l’inglese potrebbe chiudermi delle porte che invece, con questa marcia in più, potrebbero essermi aperte.

martedì 30 ottobre 2012

Happy Birthday!


Ben 25 anni fa a quest’ora avevo poche ore. In realtà tutti mi aspettavano per il 16 Ottobre ma io, dispettosa già prima di nascere, decisi di farli attendere ancora un po’. La leggenda narra che, all’epoca, una compagna di scuola di mio fratello e nostra attuale amica, per tutta la gravidanza continuava a ripetere a mia mamma che avrebbe partorito il 30 Ottobre. La bambina non era veggente, ma semplicemente desiderava che nascessi proprio il giorno del suo compleanno, il 30 Ottobre appunto. Mia mamma le diceva sempre che avrebbe visto il fiocco rosa molto prima, altrimenti sarebbe scoppiata! Invece la bimba ebbe ragione e il fiocco venne appeso proprio il 30. Evidentemente, invece che sotto il segno della bilancia preferivo nascere sotto il segno dello scorpione che, tra l’altro, mi calza a pennello.


Insomma mi aspettavano tutti con ansia, soprattutto mio fratello che aveva già 7 anni. Al momento della nascita lui era a scuola e i miei nonni lo andarono a prendere annunciando a tutta la classe (bambina compresa) la mia nascita. Da li è iniziato il suo ruolo di fratello maggiore che lo ha più o meno:) svolto egregiamente. Vogliamo invece parlare del mio ruolo di sorella minore e unica femmina tra tutti i parenti più giovani? Si, infatti, anche i miei cugini sono tutti maschi. Per cui ho sempre avuto dietro una scorta di bodyguard assai agguerrita. Per esempio, la mia prima volta in discoteca col ragazzino dell’epoca ha previsto ovviamente mio fratello che mi ronzava intorno facendo anche finta di non guardarmi… come se io non lo vedessi!!! Per fortuna la marcatura stretta ad un certo punto è terminata. Oh, non gliene sfuggiva una a ‘sti ragazzi.
Mio fratello, inoltre, è del segno dello scorpione come me, quindi potrete immaginare gli scontri, anzi le guerre, fra due “duri”! Tuttavia, siccome non ero abbastanza soddisfatta di un testardo in famiglia, ho scelto anche un fidanzato del segno dello SCORPIONE! No, vabbè…



Quindi dal 30 Ottobre al 6 Novembre in casa Princi si fanno 3 compleanni. Generalmente scegliamo un giorno a metà fra i tre e lo festeggiamo tutti insieme. Contenti i nostri genitori/nonni/zii/ecc. che nell’arco di 7 giorni festeggiano 3 persone, un po’ meno felice è il loro portafoglio -.-

lunedì 29 ottobre 2012

Moda del momento o "ballo" irresistibile?


Nella palestra che frequento la sala corsi si riempie di gente danzante, piuttosto scatenata, soltanto se la parola d’ordine è: Zumbaaaa!!! Tra le zumbettare della situazione ci sono anche io. Questa sorta di “balletti” creano dipendenza secondo me, a vedere dall’intensità di gente presente (tra l’altro di tutte le età). Un tormentone di frizzante energia che fa bene al fisico e all’umore, perché si suda tantissimo e poi quelle musiche mettono allegria. Ad esser sinceri molto dipende dall’istruttore, dalla sua carica e dalla sua capacità di coinvolgimento. Comunque, in generale, è un modo divertente per fare sport e per fare delle sudate colossali. Non vi preoccupate se nella prima lezione non riuscirete a muovervi molto, basterà poco per sciogliersi e per lasciarsi andare. Io, la prima volta, guardandomi nello specchio della palestra mi sembravo un ciocco di legno. Ero quasi imbarazzata. Non azzeccavo un passo che fosse uno.


Però, è bastato poco per lasciarmi coinvolgere, per muovermi a ritmo di musica e soprattutto per divertirmi. Io non sono una tipa da sala pesi, ci ho provato ma finisco per chiacchierare tutto il tempo a destra e sinistra oltre ad annoiarmi molto. Per questo motivo ho sempre preferito i corsi di fitness, mi passa meglio il tempo e perlomeno non mi distraggo con le chiacchiere -.-  Se contiamo che a Zumba mi diverto pure, beh andare in palestra diventa una pacchia. La maggior parte delle volte preferirei non farne di nulla “perché sono stanca”, “perché fa freddo” ecc., se inoltre dovessi andare a fare una cosa che mi annoia sarebbe proprio la fine del mio movimento. Invece, frequentando un corso che mi piace, mi muovo più volentieri, anche se rimango comunque una patata!!!


sabato 27 ottobre 2012

Benvenuti!




Ciao a tutti!
Sono Princi (ovviamente è un nome di fantasia) e innanzitutto vorrei raccontarvi qualcosa di me.
Vivo in un paese tranquillo, vicino al mare, un posto che adoro.
Uno di quei posti in cui sai che:
- se vuoi portare un bambino in giro, anche senza appuntamento sai dove potergli trovare la compagnia perché di parchi per bambini ce ne è uno solo;
- la mattina alle sei il primo a metter piede sulla piazza principale sarà sicuramente il Signor Gennaro... ci potresti rimettere l'orologio;
- se ti laurei o ti sposi ti arriveranno i fiori dal paese intero perché… ti conoscono tutti.
Chiaramente, vivere in una realtà così piccola ha i suoi pro e i suoi contro. Tuttavia, io a questo sono abituata.
Però, ultimamente, gli eventi della vita mi hanno portata ad immaginarmi, in un futuro non troppo lontano, in una realtà che, seppure bellissima, non è la mia: Roma.
Le molte volte che ci sono stata mi sono lasciata ammaliare dalla sua imponenza e dal suo innegabile fascino; l’ho sempre osservata con gli occhi incuriositi di una turista impegnata a cogliere le bellezze della città, senza mai preoccuparmi di capire come sarebbe stato viverci.
Ed ecco che ora, invece, mi ritrovo a farlo “da lontano”, dal mio paese. E’ molto difficile, se non impossibile, immaginare la propria vita in una città diversa, senza averla mai vissuta appieno. Ed è per questo che arrivano mille dubbi e paure su quella città che ha sempre fatto sognare i miei occhi. Sai quel che lasci e non sai quel che trovi è il motto che credo rispecchi al massimo questa situazione.
Avvolta da un insieme di emozioni, di aspettative e di timori, sono qui per raccontarvi le avventure di una 25-enne alle prese con la realizzazione della propria vita. E anche se non mi piace programmare troppo le cose, perché credo che se sappiamo già tutto il brivido non c'è, vorrei condividere con voi i miei progetti, i miei pensieri e le mie perplessità. Farò tesoro dei vostri consigli, delle vostre esperienze o semplicemente dei vostri pareri.

Benvenuti sul PrinciBlog!